Un ambasciatore del vino italiano nel mondo
Il giornalista ed esperto di vino canadese Gurvinder Bhatia racconta punti di forza e punti deboli del mercato canadese, con un focus sull’Alberta, dove possiede una wine boutique.

Quale consiglio darebbe ai produttori di vino italiani per far conoscere e vendere i propri prodotti in Canada?
L'elemento principale è capire che il Canada ha mercati davvero diversi al suo interno e ogni Regione opera in modo differente. È importante trovare e selezione un importatore che capisca come operare in modo efficace in ogni Regione. Di certo trovare un importatore non è lo step finale, anzi è solo l'inizio! È doveroso lavorare insieme agli importatori per far conoscere i propri prodotti e la propria storia così che possano condividere le informazioni con i principali compratori e le persone più influenti nel mercato.
In generale i vini italiani sono ben accettati. Si percepisce la presenza di una fascia di prezzo di vendita e dei diversi livelli di qualità. D'altra parte i vini italiani sono difficili da capire a causa dei nomi difficili da pronunciare e delle etichette difficili da leggere, sopra cui non vi è nemmeno indicata la varietà d’uva.
Sicuramente un vantaggio è il fatto di non avere barriere doganali. Ma non avendole, non vuol dire necessariamente entrare subito nel circuito delle vendite. Alberta è un mercato davvero competitivo e frammentato. È importante differenziare i propri vini in qualche modo e creare relazioni con le persone di maggiore influenza nel mercato. Inoltre ci sono veramente pochi wine store ad Alberta. La maggior parte possiede solo i marchi commerciali più tradizionali.
Essendo lei redattore di tematiche legate al vino, quale pensa sia l'importanza della stampa nella promozione del vino?
È molto importante che la stampa trasmetta un'accurata informazione sui vini, anche se purtroppo non è sempre così. Per quanto riguarda i vini italiani, credo che ci siano molte percezioni errate tra consumatore, industria e stampa. Nei confronti della stampa, i produttori dovrebbero fare uno sforzo in più per aggiornarla e informarla sulle dinamiche, invece di dare loro un "discorso per vendere qualcosa". Ma anche, i giornalisti dovrebbero informasi di più e non limitarsi a rigurgitare un'informazione sul vino così come è stata fornita. Il consumatore è affamato di notizie e deve essere un imperativo per i membri della stampa fornire un'informazione dettagliata e pertinente.
Quali sono i punti a favore e a sfavore del vino italiano in Canada?
Un punto a favore è sicuramente la diversità che esiste rispetto ai vini che sono importati. Al contrario, nel mercato non sono abbastanza rappresentati i piccoli produttori e viene dato troppo spazio a quelli tradizionali.
PROFILE
Gurvinder Bhatia ha lasciato una carriera in legge per seguire la sua passione per il vino e il cibo.
È redattore del vino per Quench Magazine, la rivista su cibo e vino più diffusa e letta in Canada. E' editorialista sul vino per l'Edmonton Journal e per la Global TV Edmonton, è consulente su vino e cibo, giudice internazionale del vino e proprietario di "Vinomania wine boutique" (fondata nel 1995), nominata tra i 20 migliori negozi di vino in Canada. È il fondatore e direttore di "Northern Lands", il più grande festival culinario del paese, ed è stato recentemente certificato come Italian Wine Ambassador di Vinitaly International Academy.