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Castelletti (UIV): accelerazione della commissione, ora rischio ritorsione sui nostri vini.
Le nuove abitudini dei consumatori durante la pandemia hanno portato a una serie di cambiamenti significativi, a partire dalla sperimentazione di nuovi sapori saltando da una categoria all’altra (vino, birra, liquori). Diventa così sempre più difficile recuperare il concetto di fidelizzazione del cliente in un contesto così variegato.
Una re-immaginata versione virtuale dell'evento Taste of Italy negli USA ci racconta la felice esperienza dei tasting virtuali. È un format destinato a durare? Se lo sono chiesti in un webinar esponenti del mondo del commercio del vino italiano in America.
B.Connected in collaborazione con Wine Meridian diffonde il calendario degli appuntamenti business2business per il prossimo anno. Rimane la versione digitale e dove ritenuto sicuro anche la possibilità di scegliere quella in presenza.
A dispetto di quello che ci si aspetterebbe i vini di fascia alta registrano incrementi costanti. L’indice Liv-ex 100, benchmark del settore, è salito dell'1,41% a settembre.
Secondo Wine Intelligence stiamo vivendo un mini-boom del vino nell’era del Covid-19, ma all’orizzonte sono già presenti delle oscure nuvole economiche.
Nuove opportunità per le iniziative di promozione del vino italiano nei Paesi diversi dalla Unione Europea per la campagna 2020/2021.
Le nuove condizioni mondiali hanno spinto i consumatori a modificare le abitudini di acquisto dei prodotti food&drink. Cosa possono fare i brand per massimizzare questa nuova situazione a loro vantaggio?
La nuova tecnologia potrebbe aprire la strada ad una riduzione delle tensioni commerciali, ad una supply chain trasparente e a maggiori informazioni per i consumatori, ma il governo britannico deve agire subito.
13 ottobre ore 17: un seminario gratuito per tutti coloro che sono interessati alle reti di impresa
Le elaborazioni dell'Osservatorio Qualivita Wine su dati Istat registrano andamenti contrapposti fra il primo e il secondo trimestre dell’anno: +6,2% nel primo trimestre, -12,1% nel secondo.
Dal 2015 la Russia ha registrato tassi di crescita annui del 13,2% in volume e del 20,9% in valore, le giovani generazioni stanno preferendo il vino rispetto alla vodka e le occasioni di consumo si stanno moltiplicando.
La crisi attuale sta accentuando ulteriormente la necessità di riuscire a distinguersi per rendersi riconoscibili e appetibili da parte dei consumatori. Ma sarà anche fondamentale migliorare le capacità comunicative che continuano ad essere poco sviluppate in molte nostre imprese del vino.
A causa dei dazi e della pandemia le spedizioni di vini francesi scendono del 31%, ma a livello di vendita al dettaglio i vini importati crescono del 25%.
Si terrà la terza settimana di settembre il meeting digital b2b in cui buyer e produttori si incontreranno a distanza ma con le stesse opportunità di degustazione e di promozione delle realtà italiane.
La costruzione del listino prezzi, vissuta spesso come necessaria e fonte di stress, è una vera opportunità per l'azienda per discutere e condividere le riflessioni strategiche da far emergere.
Tappe internazionali in presenza sul mercato e in versione digital
Nonostante le perduranti incertezze dettate dall’andamento imprevedibile di questa subdola pandemia, il sistema delle bevande alcoliche, compreso il comparto del vino, evidenzia a livello mondiale una buona capacità di adattamento che oggi coinvolge anche i canali dell’horeca.
I buyers del Regno Unito sono ottimisti, lo spumante francese è ancora forte, lo testimonia il crescente interesse per i diversi stili e per il Crémant in particolare.
Nella navigazione a vista di questo delicato momento, le aziende possono trarre strumenti per affrontarla nel modo migliore attingendo informazioni da ricerche e dati che svelano il comportamento dei consumatori.
È in arrivo il 5 dicembre il meeting digital b2b in cui buyer e produttori si incontreranno a distanza ma con le stesse opportunità di degustazione e di promozione delle realtà italiane.
La Cina mira alla globalizzazione degli investimenti, mentre l’Occidente (Stati Uniti in primis) cavalcano l’onda protezionistica. Per l’internazionalizzazione post Covid-19 bisogna considerare quali mercati offrono le condizioni più favorevoli.
L'effetto della pandemia su consumi e vendite di alcolici, abitudini di consumo e previsioni future nel mercato numero uno per i vini italiani: gli Stati Uniti.
Cosa può insegnarci l’esperienza del Sud Africa? Perché osservare le situazione contingenti nel mondo può darci una spinta diversa nell'affrontare la nostra?
Il CEO e fondatore di IWSR, Mark Meek, in un webinar racconta i profili di una nuova normalità tra le tante incognite del post Covid.
La sentenza Granholm del 2005 avrebbe dovuto aprire alla vendita DtC interstatale ma ancor oggi 11 Stati americani limitano o proibiscono la vendita diretta in altri Stati. Come è possibile nel 2020?
Il 5 dicembre si svolgerà un b2b digitale durante il quale buyer giapponesi e produttori si incontreranno a distanza in un evento targato Wonderfud.
The Bulk Wine Club ha pubblicato gli ultimi dati (marzo/aprile 2020) relativi ai 10 maggiori Paesi esportatori ed importatori di vino sfuso e in confezioni di capacità superiore a 10 litri.
Vinexpo New York ha stilato quali sono i trend e le strategie che si sono applicate in questi mesi e come stanno cambiando negli Stati Uniti con l'alleggerimento delle misure restrittive.
Alla riapertura di locali e ristoranti, come hanno reagito i consumatori nei principali mercati al mondo? Il report IWSR ne dipinge tutti i contorni.