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Ostacoli e opportunità di fronte alle sfide della riapertura, la testimonianza di Chaplin, CEO di Southern Glazer.
Dieci anni fa il volume di Prosecco negli Usa era inferiore a Champagne e Cava. Entro la fine del 2020 dovrebbe raggiungere oltre la metà di tutti gli spumanti importati negli Stati Uniti.
Il Consiglio Regolatore della DO Cava ha approvato una riduzione storica del numero di chili per ettaro di uva (-17%) che può essere raccolta nel 2020.
Risposte proattive alla crisi: diversificazione dei canali di vendita, attenzione alle nuove generazioni, riqualificazione del personale, degustazioni virtuali, attività filantropiche.
In alcuni Stati ripartono locali, bar e ristoranti. Aspettative, piani e desideri dei consumatori Usa.
Calano frequenza, consumi e spesa media. Crisi enoteche ma crescono online, supermercati e negozi locali.
A dispetto di ogni aspettativa negativa, in Cina i consumatori hanno dimostrato di adattare il consumo del vino alla vita domestica e di utilizzare sempre di più canali online per acquistarlo.
Il Covid-19 ha cambiato le scelte dei consumatori britannici e americani sia in termini di modalità di acquisto, ma anche di prodotto acquistato.
Per le aziende statunitensi è una fase cruciale, rimangono le vendite online e gli happy hour virtuali ma molti puntano sulle degustazioni all’aperto.
Slancio positivo per gli spumanti italiani che si assicurano il 35% del mercato totale, il Prosecco sta diventando un "every day wine", un’abitudine di consumo degli americani.
Un formato troppo spesso sottovalutato, se non vittima di sbagliati pregiudizi, oggi rappresenta un packaging capace di garantire un basso impatto ambientale e anche minori rischi sul fronte della contaminazione a Covid-19
La Cina è il mercato da tenere d'occhio in questo momento per apprendere dalla sua esperienza, anche se i consumatori cinesi hanno risposto in modo diverso al Covid-19 rispetto a quelli di mercati affermati come gli Stati Uniti e l'Europa. Boom online anche nel mercato del Dragone.
Una inversione di tendenza emergente, i consumatori sono alla ricerca di volume e valore, il lockdown ha spinto a comprare di più ma spendendo meno a bottiglia.
Il volume cresce molto più velocemente del valore, diminuiscono i prezzi medi rispetto al 2019 ma le 3 maggiori categorie continuano la tendenza positiva.
Primo trimestre 2020 a 2 velocità: bene gennaio e febbraio, male marzo. Export italiano positivo in Usa, Canada e Giappone, in autunno bisognerà ripartire dalla Cina.
Varata prima serie di misure specifiche per il comparto: piano da 140 milioni di euro per la distillazione ed esenzione del pagamento dei contributi sociali. Sul tavolo ulteriori misure di sostegno.
In attesa dello sblocco del canale Horeca negli Usa, aziende, distributori e importatori si confrontano per pianificare lo sviluppo dell’agroalimentare italiano nel post Covid-19
Intervista a Jay Whiteley, sommelier, scrittore e consulente nel mercato dell’Ontario.
Come si è adattata la comunicazione del vino in questo periodo? Quale è stata la risposta delle aziende? L’opinione di Gino Colangelo.
L'opinione di Yoshihiro Nagase, importatore giapponese, presidente di Quattrovini Co. LTD di Tokyo.
L'opinione di Andrea Cherio, CEO della CHERIO Holding & Trading Company Inc, in California.
Stabili i volumi, crescita in valore nonostante dazi Usa, Brexit, crisi asiatica e prime avvisaglie di coronavirus.
Ruba spazio sugli scaffali, vince la sfida con lo Champagne low-cost, i Millennials lo cercano, baristi e locali lo propongono: successo a 360°.
Risultati eccezionali, i migliori dell’ultimo decennio. Uno slancio soffocato dai dazi Usa in un quadro 2020 che si preannuncia allarmante.
Soddisfazioni sui maggiori mercati, exploit Giappone e flessione Germania.
"Tra sei mesi per noi il mercato americano sarà morto", "la situazione è molto critica", "il governo si assuma la responsabilità": grida dalla crisi francese.
Roulette "americana", vini italiani esclusi dal carosello dei dazi ma attenzione, fra 180 giorni la ruota girerà nuovamente.
Un piccolo mercato ma dalle grandi potenzialità per il vino italiano che grazie soprattutto all’abbinamento con la cucina del nostro Paese gode di un appeal del tutto unico. Successo della nostra iniziativa in collaborazione con l’Ambasciata italiana di Tel Aviv
Non è immaginabile pianificare le proprie strategie di export nel breve periodo perché rischiano di essere investimenti destinati quasi sempre a naufragare
Le ultime mutazioni del mercato cinese, e più in generale dell’economia di questo grande Paese, stanno avendo una forte influenza anche nel settore del vino lasciando la chiara percezione della necessità di rivedere notevolmente le strategie per essere competitivi su questo mercato